Realme torna anche sul mercato degli auricolari TWS con i Realme Buds Air 2, un prodotto essenziale sotto certi aspetti ma allo stesso concreto sotto il profilo della scheda tecnica. Come si comportano questi auricolari? Scopriamolo insieme.
In un mercato ormai invaso da prodotti di questa categoria è ormai sempre più difficile brillare di luce propria. Il rischio è quello di essere sommerso dalla gran quantità di dispositivi concorrenti. Realme Buds Air 2 tuttavia hanno qualcosa da dire e si presentano come un prodotto molto completo proposto ad un prezzo assolutamente bilanciato.
DESIGN E FUNZIONALITÀ
Il design di questo prodotto non offre sostanziali elementi distintivi. Realme Buds Air 2 si presentano come i più classici auricolari TWS presenti sul mercato, dotati ovviamente dell’immancabile custodia per il trasporto e la ricarica. Il case risulta nel complesso non molto ingombrante e facile da trasportare anche nella tasca dei pantaloni. La chiusura magnetica risulta molto salda ma meno convincente la procedura di estrazione dei due auricolari, a volte ostica se avete le mani grandi come il sottoscritto. Gli auricolari sono di tipologia in-ear, una conformazione come ben sappiamo molto importante per garantire la presenza di un algoritmo di cancellazione del rumore. All’interno della scatola potrete trovare altri cuscinetti di differenti misure, tutti molto morbidi e decisamente comodi da indossare anche per tempi prolungati.
Gli auricolari risultano insomma decisamente comodi e leggeri in tutti i contesti. Grazie alla certificazione IPX5 non avrete inoltre problemi a utilizzarli anche durante l’attività fisica. Per impartire i comandi ai nostri auricolari ritroviamo una superficie tattile che vi consente, tramite tocchi singoli o multipli, di interagire con il vostro dispositivo. Potrete insomma spostarvi avanti o indietro nella riproduzione musicale, mettere in pausa e modificare la modalità di ascolto. Per mettere in pausa la musica vi basterà anche rimuovere un semplice auricolare, rimettendolo poi in posizione per avviare nuovamente la riproduzione.

Sotto il profilo software l’azienda ha lavorato decisamente bene e ve ne renderete conto dai primi minuti di utilizzo. Il solo accoppiamento, se dotati di uno smartphone Android compatibile con Google Fast Pair, sarà molto simile a quello degli AirPods su dispositivi Apple; basterà aprire il case per avviare sullo smartphone il prompt di accoppiamento. Per tutti gli altri dispositivi avrete invece a disposizione un pulsante laterale sul case che vi consentirà di mettere gli auricolari in modalità di accoppiamento. Una volta associate potrete scaricare, su Android e iOS, l’applicazione Realme Link che vi darà rapido accesso a tutti settings degli auricolari.
QUALITÀ AUDIO
Gli auricolari di Realme offrono nel complesso un livello di ascolto più che soddisfacente. Non stiamo certo parlando di un paio di auricolari di fascia alta, tuttavia questi Buds Air 2 si fanno apprezzare come auricolari per la nostra quotidianità. Grazie all’applicazione sarà poi possibile andare a interagire con l’equalizzazione degli auricolari che potranno essere impostati in modalità dinamica (gestita quindi automaticamente dal software), luminosa (con maggior attenzione alle voci) o Bass Boost+. Come facilmente intuibile, questa modalità enfatizza le basse frequenze ma a tratti risulta forse un pochino troppo sbilanciata. Per questo motivo ci sentiamo di suggerire la configurazione dinamica, decisamente più equilibrata. Grazie al chip R2 di Realme, è possibile comunque godere di un ascolto privo di latenze significative; grazie a Realme Link potremo inoltre abilitare anche la modalità dedicata al gaming, che andrà a sfruttare una trasmissione a doppio canale per ridurre al minimo la latenza tra i due auricolari e il dispositivo.
Gli auricolari sono dotati anche di un algoritmo di cancellazione dei rumori di fondo, oltre alla modalità trasparenza per dare invece più spazio all’ambiente circostante. Nessun miracolo da questo punto di vista, gli interventi software non risultano troppo invasivi ma al contempo non offrono quel livello di qualità tipico di auricolari di alta fascia. Restano comunque due funzionalità che svolgono il loro compito in modo sufficiente. Anche i microfoni risultano nel complesso sufficienti, se pur un pochino più claudicanti in condizioni di rumorosità esterna.
AUTONOMIA
L’autonomia dichiarata per questi auricolari è di 22,5 ore con volume al 50% e ANC attivo, che salgono a 25 ore senza ANC. Dai nostri test siamo riusciti a coprire qualcosina di meno ma tenendo un volume più elevato, vicino all’85%. Abbiamo toccato circa 22 ore senza ANC e 20 ore con ANC, un risultato comunque soddisfacente. Con gli auricolari siamo arrivati a circa 4 ore di ascolto con modalità ANC attivata, circa una mezz’oretta in più senza questa modalità. Questi test ovviamente non sono empirici ma ci consentono di essere soddisfatti dell’autonomia.
Se siete a secco di batteria potrete comunque guadagnare quasi 2 ore di ascolto con una ricarica cablata tramite connettore USB-C. Un boost utile ad esempio per il semplice tragitto casa-lavoro.
PREZZO E CONSIDERAZIONI FINALI
Questi auricolari vengono venduti al prezzo di 49 euro nelle due colorazioni bianco e nero (peccato per la colorazione verde non disponibile in Italia). Sotto il profilo realizzativo ci troviamo di fronte a un prodotto che vale ogni singolo euro richiesto. Qualità audio e software rendono questi auricolari un ottimo prodotto budget per rapporto qualità-prezzo. Di sicuro non resterete delusi. Per tutti i dettagli vi rimandiamo alla pagina ufficiale del prodotto.
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Costruzione
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Qualità Audio
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Software
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Autonomia